Il progetto viene sviluppato in collaborazione dalle docenti Letizia Cariello Margherita Morgantin e Italo Zuffi. L’obiettivo è quello di creare una redazione che si occupi di ideare e curare i contenuti del primo ‘Quaderno di Scultura’ impostando una griglia di significato condivisa nei suoi princpali intenti e da proporre come riferimento nei prossimi numeri dei Quaderni, che saranno affidati di volta in volta a docenti diversi della Scuola di scultura, per un racconto diversificato e variabile delle attività dell’Accademia. Si tratta quindi di una pubblicazione che intende iniziare una collana, probabilmente a cadenza annuale, incentrata sul lavoro con degli studenti della Scuola di Scultura di Brera. Questo progetto editoriale vuole valorizzare e diffondere i contenuti del lavoro svolto dagli studenti ogni volta selezionati, attraverso l’illustrazione delle loro opere e del processo creativo/formativo svolto assieme agli insegnanti. Per la realizzazione di ogni nuovo quaderno, la redazione inviterà un nuovo gruppo di 3-4 docenti a cui verrà affidato il racconto in forma libera (previa condivisione della griglia di impostazione iniziale) del lavoro svolto con gli studenti, delineando anche quelli che sono stati i frutti dello scambio tra impostazione del corso e gli esiti formalizzati al suo interno. I ‘Quaderni di scultura’ divengono anche, in questo senso/modo, ulteriore contesto dove i lavori degli studenti possono trovare passaggi di confronto e lasciarsi osservare nell’atto di produrre nuovo significato.
I quaderni non intendono, almeno nel loro primo numero, offrire o cercare soluzioni formali compiute o di riferimento, nelle forme dell’insegnamento quanto nei prodotti degli studenti, ma offrire un punto d’osservazione privilegiato e dall’interno per osservare e seguire un processo condiviso, un flusso creativo in divenire, proteggendo la libertà e i privilegi di senso dovuti ad un luogo di formazione. Su questa impostazione è iniziata la collaborazione tra i docenti, e così verrà proposta per la partecipazione ai prossimi numeri dei quaderni perché il confronto e le differenze tra modelli di insegnamento e di pratiche sia di stimolo continuo alla ricerca e all’evoluzione personale di studenti e docenti e dunque della Scuola nel suo complesso.